Contratto estimatorio cos'è

Cos'è il contratto estimatorio? Questo contratto fa parte in diritto commerciale a quelli relativi alla distribuzione per facilitare la presentazione dei propri prodotti sul mercato. In questo caso il produttore si assume il rischio dell’invenduto. Se l'imprenditore riuscirà a venderli pagherà il prezzo, altrimenti glieli restituirà senza nulla dovergli (esempio di prodotti sottoposti a questo contratto sono: CD, DVD, videogames). Il contratto estimatorio è regolato dall’articolo 1556 c.c. e nella pratica comune è conosciuto come “conto deposito”. Il rivenditore non ha alcun obbligo di promuoverne la vendita ai propri clienti, si usa per prodotti di alto costo, soprattutto al mondo della tecnologia che sono soggetti ad obsolescenza.

Il contratto si perfeziona solo con la consegna delle cose, il che toglie ogni dubbio sul valore di eventuali accordi tra produttore e rivenditore non seguiti dall’invio della merce. Dato che il bene non è ancora del rivenditore, questo non può essere soggetto a pignoramento o sequestro delle cose in conto deposito, perché la proprietà è del produttore finché non viene pagato il prezzo (art. 1558 c.c.). Al rivenditore è addossato anche il rischio fortuito, ovvero se le cose vengono danneggiate o rubate, anche senza sua colpa deve pagarle (art. 1557 c.c.), se invece le restituisce nella sua integrità, non deve nulla.

Se il produttore non agisce prontamente, decorsa la scadenza, alla reclamazione, è come se acconsentisse una proroga e comunque le cose non saranno nella proprietà del rivenditore finché non pagherà il prezzo. La vendita effettuata oltre la scadenza è valida e il terzo sarà comunque tutelato dal possesso vale titolo (art. 1153).

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