La poesia di Gabriele D'Annunzio assume vari stadi, possiamo partire dalle sue prime poesie giovanili. Abbiamo già detto che esordì nel 1879 con " Primo vere ", titolo che rimanda alla primavera. L'anno successivo ripresentata, a causa della notizia della morte dello stesso autore in seguito alla caduta da cavallo (poi smentita, difatti soggiornerà presso la casa della cugina).
- Maia
- Electtra
- Alcyone
- Merope
- Asterope
Il titolo fa riferimento al " Cantico delle creature di San Francesco ". L'ultimo periodo dannunziano fu legato alla pubblicazione dell'opera " Forse che si, forse che no ", che segnò la fine del periodo precedente e l'inizio del suo carattere autobiografico.
Le opere di questo periodo sono: " Il Libro segreto ", " il compagno dagli occhi sena cigli ", " La contemplazione della morte ", temi molto legati alla fase finale della vita. Nel 1916 cambia nuovamente e arriva alla composizione del " Notturno ", l'autore era stato colpito da un cecitudine di un occhio e qui scrive riguardo l'esplorazione delle ombre (introducendo l'impressionismo).
Le opere di questo periodo sono: " Il Libro segreto ", " il compagno dagli occhi sena cigli ", " La contemplazione della morte ", temi molto legati alla fase finale della vita. Nel 1916 cambia nuovamente e arriva alla composizione del " Notturno ", l'autore era stato colpito da un cecitudine di un occhio e qui scrive riguardo l'esplorazione delle ombre (introducendo l'impressionismo).
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