Le opere di Pascoli

Pascoli fu un grande compositore di opere, riconosciuto per la sua continua sperimentazione stilistica.  La sua composizione di opere è molto ampia, ma le principali sono tre: I canti di Castel Vecchio, Myricae e i Poemetti.


Queste tre opere sono accomunate dalla loro dedica ai propri parenti, come abbiamo visto nella biografia morti in età precoce, che hanno segnato una faglia nella vita di Pascoli. Per introdurre le sue opere possiamo trattarle in breve e poi dedicare dei post alla singola per commentarle insieme e capire meglio il loro significato profondo. Iniziamo in ordine cronologico trattando Myricae:
Myricae
L'opera era dedicata al padre e venne composta nel 1891, mentre insegnava latino e greco al liceo. La vera rivoluzione in quest'opera saranno i temi, di tipo umile e ritrarranno molto i fenomi naturali ( come le sue esperienze infantili in campagna), grazie all'uso delle onomatopee, allitterazioni e l'utilizzo dell'analogia. Approfondiremo in questo post l'opera: clicca qui.

I Poemetti
I Poemetti furono la seconda sua opera più importante, dedicati alla sorella Maria. Vennero scritti nel 1897 e trattavano temi di campagna (come ritroviamo anche in Myricae). Qui si vede lo sperimentalismo dantesco, grazie all'introduzione di componimenti più lunghi rispetto a Myricae e l'uso della terzina. Approfondiremo in questo post l'opera: clicca qui.

Canti di Castelvecchio
Canti di Castelvecchio furono dedicati all'amata madre, vennero composti nel 1903. Anche questi ritraevano la vita di campagna, ma sotto il punto di vista stilistico, si coglie la maturazione del suo sperimentalismo, grazie all'uso dell'analogia e simbolismo. Approfondiremo in questo post l'opera: clicca qui.

Queste sono le tre opere più importanti dell'autore.


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